L'abbandono della salat.

Affrontiamo volentieri l'argomento dell'abbandono della preghiera vista la molta ignoranza al proposito che si riscontra tra i musulmani: ancora oggi vi sono gruppi e singole persone che dichiarano "non miscredenti" coloro che volutamente tralasciano la salat, disobbedendo ad Allah (SWT) e al Profeta (sas), ma questa opinione deviata è errata e confonde la gente.
Insh'Allah ar Rahman ir Rahim proveremo a citare alcune delle molte prove che confermano la miscredenza di coloro che volontariamente abbandonano l'obbligo di pregare, ciò con il solo scopo di diffendere una Parola di verità.

Dice Allàh (SWT) :
Il Giorno in cui
affronteranno gli orrori,
saranno chiamati a prosternarsi
ma non potranno farlo:
saranno bassi i loro sguardi
e saranno coperti di ignominia.
Eppure furono chiamati a prosternarsi quando ancora erano sani e salvi.
Al-Qalam, 42-43)

Ibn Kathir (Tafsir, v.4, p.435) scrive in proposito: «E quando furono chiamati a prosternarsi nella vita terrena si opposero ed erano in buona salute "sani e salvi", ugualmente saranno puniti con l’incapacità di farlo nell’aldilà: quando Allàh (SWT) appare, i credenti si prosternano e nessuno tra i miscredenti e gli ipocriti riesce a farlo, anzi le loro schiene diventano rigide, ogniqualvolta ci provano, cadono rovesciandosi all’indietro, in una posizione contraria al ‘sujud’, proprio come in questa vita furono contrari a quel che fanno i credenti.».

Sono stati riportati diversi ahadit che implicano l'uscita dall'Islàm per chi non compie la preghiera;

Da Jàbir (r), il Profeta (sas) disse:
«Tra un uomo e la miscredenza é lo shirk, l'abbandono della preghiera», nel Sahìh Muslim.

Da Ûbàdah Ibn as-Sàmit (r), il Profeta (sas) disse:
«Non abbandonare la preghiera volontariamente, chiunque abbandoni la preghiera per propria decisione esce completamente dalla comunità [dall'Islàm]», estr. Muhammah Ibn Nasr al-Marusi.

Da Mu-âdh (r), il Profeta (sas) disse:
«L'affare più importante è l'Islàm e la preghiera è la sua colonna», paragonò (sas) la preghiera alla colonna del padiglione della quale esso non può fare a meno, né tenersi fermo, e se la colonna cedesse sicuramente il padiglione farebbe altrettanto.

Disse Omar (r): «Non c'è speranza nell'Islàm per chi abbandona la preghiera».

Dissero Saâd (r) e Ali (r): «Chi l'abbandona [la preghiera] è miscredente».

Disse Abdullah Ibn Shaqìq: «I compagni del Profeta (sas) non vedevano nulla di così kufr come l'abbandono della preghiera».

Disse Abu Ayyùb as-Sakhtiyàni: «L'abbandono della preghiera comporta la miscredenza sulla quale non c'è disaccordo tra gli Ulema».

Un gruppo di Ulema (Ibn al-Mubàrak, Ahmed e Is-hàq) sono d'accordo su questo, Is-hàq ha riportato l'unanimità degli Ulema sull'argomento.

Disse Muhammad Ibn Nasr al-Marusi: «Sono così le parole della gente del detto (Ahl al-hadith)».

Un altro gruppo di Ulema disse che è miscredente chi tralascia qualsiasi cosa dei cinque pilastri.

Disse Ibn Ûyaynah: «Al-Murji-ah affermano che l'abbandono degli obblighi è un peccato come fare cose illecite, ma questo non è vero, perché dedicarsi a cose illecite, con decisione e senza renderle lecite, è un peccato invece l'abbandono degli obblighi, non causato da ignoranza o da motivazioni considerate, è miscredenza».

Iblìs e gli Ulema degli ebrei hanno ammesso la profezia del Profeta (sas), ma non hanno seguito la sua Shari-'ah.

L'Imàm Ahmed e Is-hàq dissero che è miscredente chi tralascia la preghiera, come lo è Iblìs che rifiutò di prosternarsi ad Adamo, tenendo conto che prosternarsi ad Allàh (SWT) è ben più importante.

Da Abu Hurayrah (r), il Profeta (sas) dise: «Quando il figlio di Adamo legge un versetto dove c'è una prosternazione (sajdah) e si prosterna, Iblìs si ripara piangendo e dice: "Guai a me! Fu ordinato al figlio di Adamo di prosternarsi e lo fece ed avrà il Paradiso, e mi fu ordinato di prosternarmi e rifiutai e andrò all'Inferno"», nel Sahìh Muslim.

Sappi che i pilastri dell'Islàm sono legati uno all'altro, fu riportato che non può essere accettato l'uno senza gli altri.
Da Ziyyàd Ibn Naîìm al-Hadrami, il Profeta (sas) disse: «Quattro [pilastri] Allàh li ha imposti, chiunque compia solo tre [di essi] non gli servono a nulla finché non li compie tutti; la preghiera, l'imposta coranica, il digiuno di Ramadàn e il pellegrinaggio», detto mursal, rif. Imàm Ahmed e anche da Âmmàr Ibn Hazm.

Ibn Al-Qayyim disse: «Non c’è disaccordo, l’abbandono volontario della preghiera obbligatoria è tra i più gravi ed enormi peccati e questo peccato per Allàh (SWT) è più grave dell’assassinio, del prendere denaro ingiustamente, della fornicazione, del furto e del bere vino ed espone alla punizione di Allàh (SWT) e alla Sua collera e al disonore in questa e nell’altra vita.» (Libro della preghiera, p.16).

Ash-Shukani disse: «Chi abbandona la preghiera è miscredente, in questa sentenza rientra colui che la fa senza perfezionarne il ricordo e gli obblighi che sono necessari per completarla, avendo la possibilità di trovare chi gliela fa imparare.». E: «Non c’è dubbio che colui che lascia i pilastri dell’Islam e gli altri obblighi e rifiuta ciò che da essi deriva, in parole ed azioni, e pronuncia solo la ‘shahada’ è un autentico miscredente, il sangue del quale è lecito.» (Ad-Dawà’ Al-Âlij, p.29; Irshàd As-Sæ'-il, p.43).

Perciò, il compimento dei Pilastri dell'Islam nel modo richiesto, comporta che siano accettati, invece chi compie alcuni di essi senza gli altri non avrà tutto questo, anche se ovviamente non sarà punito per gli obblighi compiuti.

E preghiamo Allah l'Altissimo di preservarci dalla miscredenza e di guidarci nella Fede e nel Sirat al Mustaqim:
Allahumma sii con noi e non contro di noi,
Allahumma accetta le nostre preghiere e colmaci della Tua misericordia,
Allahummah facci vedere la Verità e facci morire musulmani,
Allahumma Amin

FONTE